Come Cambiare le Credenze Limitanti

Parte 1^
22 Set 2017

Come Cambiare le Credenze Limitanti (parte 1^)

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Sembra sempre impossibile finché non viene realizzato.
Nelson Mandela


• Cosa ti impedisce di realizzare i tuoi sogni, raggiungere i tuoi obiettivi, vivere la vita che vorresti vivere?
• Ti sei mai chiesto cosa differenzia le persone di successo da tutte le altre?
• Quali convinzioni nutri su te stesso e sulle tue capacità?

Ogni giorno, qualcuno sta facendo qualcosa che qualcun
altro ha detto era impossibile.
Glenn Healey

La storia di Roger Bannister

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Roger è un ex atleta britannico che ha frantumato una importante convinzione limitante sulla corsa. infatti, prima del 6 maggio 1954 il mondo dell’atletica leggera era convinto che correre un miglio in meno di 4 minuti fosse un’impresa impossibile, fuori dalla portata degli esseri umani, credenza accreditata dal fatto che uno studioso della prima metà dell’ottocento sosteneva che sotto questo limite il cuore sarebbe esploso.

Ovviamente oggi sappiamo che non è così, ma siccome fino ad allora nessun atleta ci era mai riuscito, questa credenza era altamente radicata, finché Roger Bannister riuscì a correre un miglio in meno di 4 minuti stabilendo il record di 3 minuti, 59 secondi e 4 decimi.

Il bello deve ancora arrivare, infatti, dopo appena un anno, diversi atleti scesero sotto la fatidica soglia dei 4 minuti. Di fatto Roger aveva mandato in frantumi una convinzione limitante che bloccava tutti gli altri atleti.

Una quantità di cose ci sono impossibili soltanto perché noi crediamo che siano tali.
Julius Evola

Quanto sono potenti le convinzioni, e cosa possiamo
fare per liberarci di quelle limitanti?

Le nostre convinzioni possono influenzare e persino plasmare il successo personale, le nostre performance, la salute, le relazioni, e addirittura il nostro grado di felicità. Potremmo anche affermare che le condizioni si nutrono di se stesse, si rafforzano con il “fallimento” o con il “successo”, impedendoci di compiere qualsiasi azione utile per ottenere i risultati che vogliamo raggiungere.

Tutti noi abbiamo ottenuto dei successi. Piccoli o grandi che siano stati, ognuno di noi, almeno una volta nella vita, ha sperimentato la soddisfazione, la gioia, l’appagamento di avercela fatta, di essere riuscito ad ottenere quello che desiderava. Perché quindi non imparare a costruire sui nostri successi, anche quelli più piccoli? Perché non imparare a valorizzarli e tenerli nella giusta considerazione?

Esercizio:

  1. Fate una lista delle cose che nel passato siete riusciti a fare (obiettivi raggiunti, propositi realizzati, ecc..);
  2. Richiamate alla mente le sensazioni e le emozioni che avete provato in quelle occasioni, i pensieri che vi correvano per la mente, quello che vi siete detti in quel particolare momento, la vostra espressione, la postura che avevate.

Vi sorprenderete di scoprire quante volte ce l’avete già fatta,sperimentando il successo.

 

Il ciclo delle convinzioni:

Il ciclo delle convinzioni

Ogni cambiamento passa attraverso sistemi di convinzioni. Se sei convinto di potere, troverai il modo di raggiungere i tuoi obiettivi. Così come, se non sei convinto di poterlo fare, sarà molto probabile che non lo realizzerai.

Una cosa è impossibile fino a quando arriva qualcuno che non lo sa, e la fa.

Ma vediamo cosa sono esattamente le convinzioni o credenze?

In questo articolo utilizzerò, in nome della semplificazione, il termine credenze e convinzioni in modo intercambiabile, anche se, volendo essere i più precisi possibile, potremmo operare una distinzione tra le due, se non altro per il grado in cui sono radicate dentro di noi. In Programmazione Neuro-Linguistiva (PNL) le convinzioni o credenze sono sensazioni di assoluta certezza, ma non necessariamente di verità. Supportano i nostri valori e sono rappresentate da ciò che riteniamo vero su noi stessi, sugli altri e sul mondo. La qualità delle nostre convinzioni ha un impatto considerevole sulla qualità della nostra vita e facilita, o ostacola, il raggiungimento dei nostri obiettivi. La nostra identità è una convinzione, la più potente e la più difficile da sostituire.

Le convinzioni hanno alcune caratteristiche ben precise:

1. Sono generalizzazioni, ovvero informazioni che abbiamo immagazzinato e che utilizziamo per rappresentare quella specifica realtà. Le generalizzazioni sono utili in molti casi, in quanto ci permettono di svolgere attività che già conosciamo, evitandoci così il lavoro della loro riscoperta (ad esempio: la porta si apre abbassando la maniglia, la bicicletta si guida in quel determinato modo, ecc..).
Le generalizzazioni diventano invece convinzioni depotenzianti quando limitano la nostra percezione e il modo di affrontare la realtà. Esse nascono da una nostra esperienza che, per effetto dell’impatto che ha avuto su di noi, ci porta appunto a generalizzare l’accaduto associando ad esso persone, cose ed esperienze che in qualche modo ce lo faranno ricordare. Un esempio sono le affermazioni del tipo: “Gli uomini sono tutti…” (lascio ad ognuno la scelta dell’aggettivo in linea con le proprie esperienze/ convinzioni 🙂

convinzioni

2. Sono dei programmi “installati” da altri, spesso da figure importanti della nostra vita, quali genitori, fratelli, educatori, amici. Qualche volta operano come un “virus della mente” ed hanno una capacità distruttiva simile a quella di un virus dei computer. Molto spesso non sono nemmeno frutto di esperienze proprie, ma provengono da esperienze vissute da altri o trasmesse dai media e giornali.

3. Possono essere Potenzianti o Limitanti. Potenzianti perché facilitano e permettono il raggiungimento di ciò che ci prefiggiamo, limitanti perché limitano, appunto, il raggiungimento di obiettivi o la realizzazione di ciò che desideriamo.

4. Agiscono in automatico, scrivendo il copione della nostra vita, mentre noi, inconsapevolmente, ne recitiamo la parte, nell’illusione di scegliere e decidere, quando invece sono loro a farlo per noi.

Una convinzione è supportata da un’ intenzione positiva, e chi la possiede è assolutamente in buona fede nell’esprimere quello che sta esprimendo. Possiamo quindi affermare che non è mai sbagliata. Il punto è piuttosto stabilire se è utile o meno alla realizzazione della vita e della felicità personale.

Per le credenze, inoltre, non esiste il negativo e il positivo, l’uno o l’altro hanno uguale valore. Una credenza può portarci alla prosperità e, allo stesso modo, può farci sperimentare una vita di lotta e difficoltà. Può farci sentire attratti da una relazione turbolenta e dolorosa con la stessa facilità con cui siamo attratti da una relazione meravigliosa. Può farci vivere in salute e altrettanto naturalmente portarci ad ammalarci di continuo. Le nostre credenze determinano quindi la qualità con cui vivremo la nostra vita.

La Piramide dei Livelli Logici:

Robert Dilts, uno dei massimi esponenti della Programmazione Neuro Linguistica (PNL), che ha dedicato anni di studi sull’argomento, pone i valori e le convinzioni sullo stesso livello della sua piramide dei “Livelli Logici”, esattamente tra le capacità e l’identità. Afferma, lo stesso Robert Dilts nel suo libro intitolato Il potere delle parole e della PNL: “L’identità è una convinzione che riguarda noi stessi e da questa convinzione dipende quello che realizzerai nel corso della vita. Le capacità devono essere sostenute dalle convinzioni, poiché se non sei convinto delle tue capacità, non riuscirai a raggiungere alcun obiettivo. I valori acquistano un senso solo per la convinzione di ciò che essi rappresentano”.

Piramide dei livelli logici:

Piramide

Ricorda:

Cambiare le convinzioni depotenzianti o limitanti, soprattutto quelle riguardanti la nostra identità, è assolutamente necessario per riuscire a vivere una vita felice e soddisfacente.

Strategia:

Una delle tecniche suggerite proprio da Robert Dilts è quella definita del “contro-esempio”.
Consiste nell’individuare anche solo una “eccezione alla regola”, ovvero alla propria regola espressa sotto forma di convinzione limitante, in questo modo la convinzione stessa inizierà a vacillare.

Esercizio:

Ti propongo un simpatico e semplice esercizio, proposto da Ubaldo Saltarelli nel suo ebook “Stai Calmo e cambia le convinzioni depotenzianti”:

1. Torna con la memoria a qualcosa che sei convinto di non saper fare o non saper fare bene:

  • Qual è la convinzione a monte?
  • Quale emozione provi ripensandola?
  • Quali azioni questa convinzione ti fa compiere/o non compiere?
  • Quali risultati ti fa ottenere?
  • In che modo i risultati ottenuti o non ottenuti rafforzano la tua convinzione?

2. Torna adesso con la memoria a qualcosa che sei convinto di saper fare bene, rispondi alle stesse domande di prima e osserva cosa pensi, cosa provi e come agisci in modo diverso.

Che cosa si può capire da questo breve esercizio? Le convinzioni generano emozioni —> le emozioni generano azioni —> le azioni generano risultati —> i risultati generano convinzioni. Quindi, per tornare al ciclo delle convinzioni sopra riportato, le convinzioni si autoalimentano.

Che tu creda di farcela o di non farcela, avrai comunque ragione
Henry Ford

Vi aspetto con la seconda parte dedicata al tema delle convinzioni limitanti.

Ricorda: “Cambiare si può. Basta decidere di farlo”.